Body DaiShiDo e Spada

BodyDaiShiDo e Sequenza di Spada

Lezioni: tutti i lunedì alle 20.30 in Accademia.

La Disciplina fisica (BodyDaiShiDo) è accessibile a tutti in quanto proposta a vari livelli di difficoltà. In questa arte marziale dolce vengono utilizzate tecniche come la Meditazione, la Concentrazione e la Respirazione profonda.Il BodyDaiShiDo è un metodo globale, lavora sotto ogni aspetto: fisico, psichico, emotivo, caratteriale e non per ultimo, estetico. Si impara a sostituire la presunzione del proprio ego con la capacità di osservarlo e disidentificarsi da esso. Come in altre arte marziali interiori, si insegna che aiutare a far crescere il nostro compagno è il modo più rapido di progredire.

La sequenza con la spada, simbolo archetipico, mette l’allievo nella condizione di sperimentare i suoi talenti, scoprendoli e padroneggiandoli al meglio per metterli al servizio della sua crescita interiore. Maneggiare la spada nell’esecuzione della “forma”, o allenandosi con un compagno, mostra a noi stessi e a chi abbiamo intorno con quale atteggiamento ci approcciamo alla vita, quali difetti ci dobbiamo lavorare, in cosa stiamo migliorando e dove orientare la nostra attenzione nel lavoro interiore.

 


 

Spada, dal latino Spatha, dal greco Spáthé: estendere, estendersi.
Nella sequenza di spada del BodyDaiShiDo è inteso come “estendere la propria capacità di gestire il corpo e la mente da un punto di vista di consapevolezza e potere personale.”

Dina in sogno vedeva un samurai che eseguiva eleganti movimenti di combattimento figurato.
Insieme con i ragazzi dell’Accademia, dietro le sue direttive, l’abbiamo decodificato in una serie di sequenze che hanno preso il nome di BodyDaiShiDo.

Ci abbiamo messo anni ad arrivare all’esecuzione attuale dei movimenti. Con l’intento di creare una disciplina marziale che servisse per l’auto osservazione, l’equilibrio di corpo e mente e il benessere generale, sia di chi la esegue che di chi assiste.

Quando Dina ha lasciato questo piano materiale, ho pensato che il BodyDaiShiDo sarebbe rimasto per sempre quello che era e che lo avremmo semplicemente portato avanti così.

Poi, dopo qualche mese, ho cominciato a vedere delle immagini di un samurai che si muoveva con la spada. Con i ragazzi abbiamo iniziato a fare la prima semplice sequenza, con la spada che simboleggia le nostre virtù e la capacità di utilizzarle al meglio.

A volte mi sveglio al mattino e so di aver visto nuovi movimenti, ma al momento non li ricordo. E durante gli allenamenti del lunedì sera alle 20.30 in Accademia, sperimentiamo le varie sequenze che mano a mano prendono forma, e quei movimenti che appaiono in sogno riemergono spontaneamente.
Sono già tre sequenze con la spada, oltre a varie tecniche di combattimento a due.

L’intento è sempre quello di auto osservarsi e far fare al corpo quello che decidiamo. In modo che poi, nel quotidiano, la mente e le emozioni facciano la stessa cosa.

Impariamo a padroneggiare noi stessi nelle varie situazioni. E nel rispetto dell’avversario che diventa mezzo di conoscenza di noi stessi ed evoluzione su tutti i piani.

Senza violenza, senza pericoli né fanatismo. Ma con tanta voglia di sperimentarsi attraverso il corpo in tutti i modi possibili.

Quello che sta accadendo lo ritengo un dono importante. E al contempo una responsabilità. Non so che piega prenderanno le cose, ma intanto siamo grati di poter portare avanti insieme questa disciplina così originale, completa e alla portata di tutti.

Capita spesso che anche solo tenere in mano la spada nel modo corretto generi un effetto di fierezza e una trasformazione profonda nelle persone.
Alcuni dicono che è come se avessero la sensazione di averlo sempre fatto, come se ricordassero…